LA PSICO-ONCOLOGIA E IL RUOLO DELLO PSICO-ONCOLOGO

26.10.2011 12:05

La diagnosi di cancro è quasi sempre uno shock e comprensibile è la consueguente reazione di shock del paziente e dei famigliari. Affrontare una malattia di questa natura e l'intero processo di trattamento medico, richiede una compostezza difficile da mantenere in simili circostanze. Il lavoro dello psico-oncologo è quello di fornire un supporto ai pazienti malati di cancro e ai loro famigliari per aiutarli ad adattarsi ad affrontare tutte le fasi della malattia: dalla diagnosi iniziale alle cattive notizie, dai cambi di trattamento alle aspettative non soddisfatte etc.

I fattori psicologici cognitivi, emozionali e motivazionali influiscono sulla salute fisica delle persone e contribuiscono - direttamente o indirettamente - all'insorgenza di disturbi o malattie. A sua volta la malattia si ripercuote sullo stato psicologico: questa considerazione aumenta l'importanza di prendersi cura dell'aspetto psicologico del paziente in caso di malattie come il cancro.

Sarebbe auspicabile che ogni struttura sanitaria con malati di cancro prevedesse la presenza di uno psico-oncologo che possa lavorare in un team multidisciplinare per il trattamento integrato del paziente. Gli obiettivi principali sono:

- prevenzione: la salute non è solo uno stato, ma un insieme di abilità che si possono apprendere per essere agenti attivi del nostro stato di salute e trasmetterle nel nostro ambiente

- intervento terapeutico e riabilitazione: il cancro diventa una malattia sempre più curabile, per cui il paziente diventa un malato cronico che deve abituarsi a convivere con la propria realtà. In tal senso la terapia diventa fondamentale per superare, in primis, la carica negativa che il cancro porta in sè - anche solo come termine - per superare la frustrazione, l'ansia e la rabbia generate al momento della diagnosi e, infine, per dominare le conseguenze e i cambi fisici dovute alle terapie

- cure palliative: nei casi terminali, o in quelli incurabili, nel momento della fase finale lo specialista deve dimenticarsi della malattia e concentrarsi sulla persona: si tratta di situazione che esigono la massima delicatezza e sensibilità, per rendere più sopportabile la vita e affrontare una morte dignitosa.

La psico-oncologia, dunque, è quella branca della psicologia e psicoterapia clinica che studia e si prende cura della qualità di vita e degli aspetti patologici cognitivi e comportamentali della persona malata. 

 

 

 

 

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